martedì 10 aprile 2018

Segnalazione "Il collegio delle ragazze perdute" di Giulia Amaranto

Titolo: Il collegio delle ragazze perdute
Autore: Giulia Amaranto
Genere: Romance
Editore: Self Publishing
Data pubblicazione: 7 Aprile 2018
Formato: ebook e cartaceo (gratis con K. Unlimited)

Vi segnalo "Il collegio delle ragazze perdute" di Giulia Amaranto uscito il 7 aprile.
Scopriamolo insieme...

Sinossi:
Ofelia studia in un prestigioso collegio femminile. È figlia di genitori famosi e, come le altre studentesse ricche, fa parte del gruppo delle Ninfee. Nel collegio c'è anche il gruppo delle Perdute, composto da ragazze talentuose ma provenienti da famiglie povere e disagiate. Le Ninfee disprezzano le Perdute e seguono un'assurda regola: rivolgono loro la parola solo per umiliarle. Ofelia non si è mai ribellata a questa regola, ma nutre una grande ammirazione per una Perduta, Alexandra Nanskij, detta il Ghepardo Bianco, una pittrice che si veste da uomo. Infrangendo la regola, Ofelia si avvicinerà a Nanskij. La loro amicizia si tramuterà in un segreto amore. Da quel momento le vite delle due ragazze si avvieranno verso una strada tanto straordinaria quanto pericolosa...

Estratto:
“Disse così, poi lasciò cadere la bottiglia sulla sabbia e mi prese il viso tra le mani. La sua bocca mi coinvolse in un bacio che fu come lo scoppio di mille vetri. Spiazzante, pericoloso... da non sapere più dove mettere a riparo il cuore. Non mi curavo più di niente, in quel momento. Volevo solo camminare in mezzo a quei vetri, romperne altri ancora. Nessun altro nome, nessun'altra immagine intercettò la mia eccitazione: solo lei, solo Nanskij...”

Biografia: Giulia Amaranto, pugliese di nascita e marchigiana d'adozione, scrive da molti anni ma ha iniziato a pubblicare i suoi racconti solo dall'aprile del 2016. Ha pubblicato diversi romance e racconti erotici. Uno di essi, È così strano amarti, diventato un piccolo successo su Amazon, è stato ripubblicato sotto altro titolo (Un amore senza zucchero) da YouFeel, collana di Rizzoli.


Alla prossima,
Berta

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