giovedì 16 novembre 2017

Intervista a Serena Battista


Buongiorno.
Per l’intervista del giovedì oggi ospito Serena Battista, autrice della raccolta di poesie “Ti ho dato una penna in mano”.
Continuate a seguirmi sulla pagina Fb del blog per conoscere meglio la sua raccolta ;)

Chi è Serena nel quotidiano?
Ciao a tutti. Io sono una ragazza di 24 anni, studio Giurisprudenza, rivolgendo il mio interesse in particolare nel campo penale. Sono una grande appassionata di film, di musica ovviamente di libri. Senza queste mie passioni forse non avrei mai avuto il coraggio di provare ad entrare in questo splendido Mondo che è quello dei libri e della scrittura.

Per scrivere è necessario che scoppi la scintilla, qual è stata la tua?
Ho sempre amato scrivere. In passato ho desistito dal pubblicare, perché ritenevo fosse qualcosa di irraggiungibile o meglio di lontano rispetto a quella che era la mia vita, improntata solo su studi giuridici. I sogni troppo spesso si accantonano per queste assurde convinzioni. Un giorno, però, ho visto un film “Joy”; questo film raccontava di una donna che nonostante le mille difficoltà non ha accantonato le sue ambizioni e ed è riuscita a portare a termine i suoi progetti. A seguito della visione del film, ero talmente motivata che ho iniziato a ripensare al tutto e poco dopo era nato “Ti ho dato una penna in mano”.

Parlando di “Ti ho dato una penna in mano”, la tua raccolta di poesia, ci racconteresti come è nata?
“Ti ho dato una penna in mano” è nato dai tanti pensieri disordinati che avevo nella mia testa. Ho tentato di dare ordine a me stessa ed ai miei sentimenti e l’ho potuto fare solo mettendo in versi i miei pensieri. Ho cercato di farlo nel modo più chiaro e lineare in modo che tutti potessero rivedersi. Ho scelto questo titolo perché per me poter scrivere è una grazia e dato che nel mio libro è contenuto uno spazio riservato al lettore di poter scrivere a sua volta quali sono i suoi pensieri, ho pensato che titolo più adatto non potesse esserci. È un passaggio metaforico di una penna che va da uno scrittore ad un lettore, lettore che a sua volta diventa scrittore.

A chi si rivolge la tua raccolta di poesie?
La mia raccolta di poesie si rivolge a tutti indistintamente. Si rivolge agli innamorati, ai credenti, alla famiglia, agli amici, agli amanti della propria Terra, a chi ha subito bullismo, a chi ha subito violenza, a chi ha dei sogni, alla donna, alla passione, alla gentilezza.
Ho cercato di creare un libro che potesse andar bene dal bambino all’adulto, dalla ragazzina alla donna.

Prendi spunto da fatti realmente accaduti?
Dipende. Delle volte le poesie sono solo frutto della mia immaginazione o immedesimazione in una ipotetica situazione. Altre derivano da situazioni che non ho vissuto personalmente ma che ho avuto modo di vedere da molto vicino. Alcune poesie, invece, le ho scritte perché ho vissuto determinate situazioni o emozioni sulla mia pelle.

Per un esordiente il percorso da seguire prima di giungere al traguardo è tortuoso, raccontaci la tua esperienza.
Il percorso è molto tortuoso. Io ho scelto per questo mio primo libro, il percorso dell’auto pubblicazione. È un percorso che mi è servito e sta servendo per imparare da sola a nuotare in questo grande mare dell’editoria. Di contro, richiede un impegno maggiore ottenere dei consensi, farsi conoscere e far conoscere la propria opera da soli non è affatto semplice; comunque la gioia che dà è immensa, quindi, faccio tutto con estrema voglia e amore.

Come imposti la tua promozione? Pensi che i social e il passaparola aiutino?
La mia promozione è impostata molto sui miei profili online. Ho profili attivi su Facebook e Instagram sui quali promuovo, sponsorizzo il mio libro. Essendo tutto online, sono molto presente sui miei social postando costantemente le novità. Da non sottovalutare è il passaparola, il quale mi ha aiutata tantissimo a fare delle collaborazioni molto belle e soddisfacenti nel mio territorio.

Una domanda che mi piace fare agli autori: se dovesse arrivare una proposta da una CE accetteresti?
Sì. Credo che accetterei, solo se mi garantisse una promozione del libro efficace.

Da lettrice, preferisci l’amata carta o ti sei convertita al digitale?
Io non mi convertirò mai al digitale. Sono troppo una sognatrice delle storie e le storie per me, le puoi vivere solo dietro dei fogli bianchi. Comunque riconosco l’utilità del digitale in quanto è molto pratico.

Quali generi prediligi nella scelta delle tue letture?
Io adoro leggere i romanzi sentimentali o sentimentali storici. Amo quegli amori di un tempo, dove l’amore non aveva tante sfumature, o si amava non si amava. Io vivo l’amore in modo radicale come raccontato in questi libri. Il mio libro preferito, che rileggo ogni anno è “Orgoglio e Pregiudizio”.

Se dovessi fare un viaggio per trovare “ispirazione”, dove andresti?
Se dovessi viaggiare per poter allargare i miei orizzonti sceglierei l’India o il Giappone. Solo ciò che è diverso da noi, ci può dare un’ispirazione, uno spunto per riflettere su qualcosa.

Qual è il libro che avresti voluto scrivere? E perché?
Avrei voluto scrivere un Thriller. Perché è lontano dai miei standard di lettura e scrittura e quindi sarebbe una bella sfida. Mai dire mai…

Dato che sei un’autrice di poesie, qual è la poesia che più ti descrive e rappresenta?
La poesia o pensiero con la quale mi confronto ogni giorno è di Mark Twain e recita così: “Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'àncora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.”

Hai già in mente la prossima pubblicazione?
Sì. Sto ultimando un romanzo storico sentimentale tratto da una storia vera… presto sentirete delle novità.

Hai ancora qualche sogno nel cassetto da realizzare?
Ne ho infiniti da realizzare. Per ora è concludere il mio romanzo e far vivere i miei personaggi.

Fai un saluto a “L’angolo books di Berta”.
È stato un piacere rispondere alle tue domande. Sei gentile e disponibile. È un bel modo per conoscerci tutti ed ogni incontro ci arricchisce. Grazie di cuore, un bacio a tutti.

Al prossimo appuntamento,
Berta 

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