Titolo: Ritratto di dama
Autore: Giorgia Penzo
Editore: CartaCanta
Genere: narrativa romantica
Pagine: 152
Data di
uscita: marzo 2017
Prezzo di
copertina: € 13.00
(presto disponibile anche in ebook)
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Oggi giornata di segnalazioni!!!
Vi presentiamo "Ritratto di dama" di Giorgia Penzo, uscito il 27 marzo per la CartaConta Editore.
Scopriamolo insieme.
Sinossi:
Parigi, notte di San Lorenzo.
Seduta su una panchina di fronte alla cattedrale
di Notre Dame, una misteriosa ragazza ha tutta l’aria di aspettare qualcuno.
Uno studente di storia dell’arte – Guillaume – la
nota da lontano, apparentemente per caso. Appena incrocia il suo sguardo ha un
sussulto: è identica alla famosa Belle Ferronnière ritratta da Leonardo da
Vinci, quadro a cui è molto legato.
Sono estranei eppure non si comportano come tali.
La complicità che li coglie sin dal primo istante li sconvolge, come se
avessero vissuto mille vite insieme da qualche parte nel tempo ma nessuno dei
due ne conservasse la memoria. Comincia così – quasi per gioco – la loro
passeggiata attraverso la Ville Lumiere, mentre le stelle cadenti rigano il
cielo. Dal cimitero di Père-Lachaise fino al cortile del Louvre – passando per
gli Champs Elysées, dai giardini delle Tuileries e da un bistrot dove tutto
pare essersi fermato alla Belle Époque – i due discutono di ciò di cui è fatta
la vita: libri, fato, desideri, morte. Ma soprattutto d’amore.
Quello di cui la ragazza non parla è il segreto
che custodisce da sempre, in bilico tra il reale e l’impossibile. Chi è lei
veramente? Troverà il coraggio di aprire il suo cuore a Guillaume e sfidare il
destino?
L’alba incombe, la scelta è vicina. Poi niente
sarà più come prima.
ESTRATTO:
[…]
Quando si ritrovò a delineare le iridi, il polso
del giovane vacillò. «Lasciamo perdere. È inutile.» Strappò il foglio dal
blocco lanciandolo con rabbia dietro le spalle. «Non capisco perché spreco
ancora tempo a fuggire.» Indietreggiò da Pélagie fino a sfiorare la parete di
stucco veneziano. «Le mie dita vogliono ritrarre lei e nessun’altra.» Strisciò
la schiena contro il muro toccando terra con lo sguardo imbrigliato a quello
preoccupato della ragazza. «Io voglio lei. E nessun’altra.»
Quasi si accasciò. Affondò il viso tra le mani
sporche e a nulla valsero i tentativi di Pélagie d’attirare la sua attenzione.
Il nero si amalgamò alle perle di sudore nascoste dietro i riccioli scuri.
Sembrava un minatore stremato dall’ennesimo giorno nella cava; un uomo abituato
a scavare nell’oscurità, intenzionato a trovare la vena di minerale ma
destinato ad accontentarsi dei sassi.
Pélagie si rannicchiò al suo fianco come un
ragnetto stanco di tessere la tela. Lo strinse a sé, senza trarne disagio, e il
nero sulla tempia di lui si trasferì alla spalla diafana di lei. Erano strani
insieme, mal assortiti quanto un bocciolo di vaniglia sopra una torta di pepe.
«Io sono qui» pigolò. «Puoi baciarmi, toccarmi,
prendermi, lasciarmi. E continuerò a essere qui. Perché ti ostini a non
vedermi?»
Lo sguardo del ragazzo era perso da qualche parte
sul pavimento. «Sono suo, Pélagie» replicò calmo. «Te l’ho già spiegato. Perché
ti ostini tu a non ascoltarmi?»
[…]
La modella si scostò da lui con violenza. «Cosa
manca a me che viceversa la tua damina possiede, eh?» Con uno scatto d’impeto
scagliò il mozzicone sul pavimento e lo spense col tallone, furiosa. «La ami
sul serio?»
«Sul serio.»
Un brontolio isterico le massaggiò le gengive.
«Sei uno stupido. Perché perseveri nell’amare un’idea?»
«Dicono che l’amore trascenda lo spazio, il tempo
e addirittura la realtà. È lui a scegliere noi, non il contrario.»
«Ma per quale maledetta ragione proprio lei?»
«Non lo so. Forse per nessuna, e per tutte quelle
che l’universo può contenere. Oppure per lo stesso motivo per cui respiro»
ammise, disarmato. «Posso trattenermi dal non farlo, ma dopo poco il mio
organismo comincia ad avere bisogno d’ossigeno. Nonostante combatta e tenga
duro ogni volta un secondo di più, alla fine non posso fare a meno di riempirmi
i polmoni. È naturale. Allo stesso modo mi viene naturale amarla e quando provo
a lasciarla andare, la mia anima soffoca.»
«Tu sogni, amico mio. Parli come se un giorno
potessi incontrarla al mercato, nemmeno fosse una donna qualunque. Come se
potessi incrociarla per caso tra la folla durante una delle tue passeggiate
notturne.»
«Lei è da qualche parte…»
«È al Louvre!» La modella divampò alla stessa
maniera del suo ritratto. Poi si spense piano mentre la gola riassorbiva l’urto
della voce tagliente. «E per quanto tu possa aver perso la testa per lei, non
ti ricambierà mai. Non può. Fattene una ragione.»
«Non ci riesco.» Il ragazzo lanciò lo sguardo
oltre il lucernario alla ricerca di un segno rintanato nell’azzurro, ma il
cielo era pulito e senza auspici. Non trovò nulla di più in quel colore che gli
interni della mansarda o le iridi di Pélagie gli avessero già svelato.
BIOGRAFIA AUTRICE:
Giorgia è nata a Reggio Emilia, dove vive
tuttora.
Ama il cinema (dove va almeno una volta a
settimana), i giochi di ruolo (avete presente Vampire: The Masquerade e
D&D?), la mitologia, l’Art Nouveau, divorare biografie di personaggi
storici femminili e scappare a Parigi alla prima occasione. È una ragazza nerd
nata nel posto sbagliato, nell’epoca sbagliata e laureata alla facoltà
sbagliata. Scrivere è la sua più grande passione.
Pubblicazioni: http://tinyurl.com/z6batra
Alla prossima
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sabato 8 aprile 2017
Segnalazione "Ritratto di dama" di Giorgia Penzo
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