Partiamo da “Album di famiglia” edito da ENSEMBLE.
Nora, fin da giovane, aveva optato per la solitudine in nome dell’indipendenza. Se questa scelta non aveva mai pesato troppo per lei, dopo la morte della sua amata madre la protagonista si trova ad affrontare un dolore troppo grande per chi non ha nessuno a cui aggrapparsi. Prima di morire, la donna le aveva lasciato un raccoglitore nel quale aveva racchiuso le pagine della sua vita, quella che aveva sempre tenuto nascosta alla sua famiglia. Immergendosi nel suo passato del tutto inaspettato, Nora dà sfogo a tutta l’emotività che aveva finora represso, abbattendo la barriera che da sempre la separava dagli altri individui. In questo modo Marco, con la sua dolcezza e la sua sensibilità, riuscirà a farsi largo nella sua vita e a darle il giusto sostegno nella scoperta di una verità che va oltre le vicende private di una donna che ha voluto liberarsi dal peso dei suoi segreti.
Maria Capasso (1992) nasce a Napoli. Ha collaborato con blog, siti
web e riviste letterarie scrivendo recensioni e racconti. Ha pubblicato in
versione e-book Nulla si dissolve (Les Flâneurs Edizioni) e Un giorno
di primavera (Pink Edizioni); i racconti Ricordo autunnale e Lettera
a mia figlia (Historica Edizioni). Gestisce il blog “L’angolo delle
parole”.
1. Chi è Maria nella vita di tutti i giorni? Una persona come tutte: lavoro, casa, passioni, affetti.
2. Cos’è per te la scrittura? Come il caffè al mattino: indispensabile. Non potrei vivere senza scrivere: mi scoppierebbe l’anima.
3. Come nasce un tuo libro? Segui una scaletta o ti lasci trasportare dall’istinto? I volti delle persone comune -di quelle che incroci di corsa- e fatti particolarmente vicini alla mia routine.
4. Quanto le tue storie rappresentano una piccola parte della tua vita? In ogni storia c’è sempre un collegamento di ciò che ho vissuto, mescolato con un po’ di fantasia. Leggendole si può trovare Maria? Sì, chiunque mi legge e mi conosce, vede molte caratteristiche di me nelle protagoniste femminili.
5. Tra i personaggi dei tuoi libri ce n’è uno che ami alla follia? Marco (Album di famiglia). Raccontaci. Ha il profumo di possibilità e di voglia di tuffarsi nel mare, lasciando perdere il lago. Con lui la dispersione diventa un’opportunità.
6. La tua famiglia legge i tuoi lavori? Sì. Cosa ne pensa? Riconosco alcuni aspetti di me che non sono il mio punto forte, ma sono contenti di questa mia passione.
7. Qual è secondo te il segreto per arrivare al cuore dei lettori? La naturalezza.
8. Rispetto al tuo primo romanzo, pensi che sia cambiato il tuo stile? Sì, sono cambiati anche i personaggi: è come se crescessimo insieme.
9. La critica più bella e la più cattiva che hai ricevuto su un tuo libro. La più bella è sulla “forza narrativa e lo stile di scrittura”. La più brutta (non mi è mai successo per fortuna), ma, magari, scrivendo storie poco commerciali, non tutti apprezzano alcune mie scelte in ambito amoroso e familiare.
10. Parlando di “Album di famiglia”, il tuo ultimo libro, ci racconteresti come è nato e da cosa hai tratto ispirazione? Album di famiglia è nato in un periodo in cui il bianco andava riempito. Dal bisogno di buttare via ciò che non sopporto.
11. Hai qualche aneddoto da raccontarci? Qualcosa che ti è capitato durante la stesura di un tuo libro? Sì, immaginare alcune cose scritte per poi vederle accadere a distanza di tempo.
12. La prima cosa che pensi una volta terminata la stesura di un romanzo. Il punto finale è la come l’autunno: magico e malinconico.
13. La mia classica domanda: Self Publishing o CE? E perché? CE! Non credo di rientrare nella categoria delle autrici self: non è una realtà editoriale che potrei abbracciare. Offre molte opportunità, ma bisogna essere pronti e preparati per affrontare questo percorso.
14. Un libro che avresti voluto scrivere e perché? Non mi sono mai posta la domanda: stimo troppo il lavoro dell’autore o autrice.
15. Progetti futuri? Ci sono generi che vorresti esplorare e provare a scrivere? Il giallo. Adoro questo genere, ma non l’ho mai messo su carta.
16. Fai un saluto al blog “L’angolo books di Berta”! Grazie, Berta! La chiacchierata è stata molto piacevole. M.C.
Alla prossima,
Berta
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