venerdì 7 ottobre 2016

Recensione de "Il cerchio" di Antonella Cataldo & Pierpaolo Ardizzone

Titolo: Il Cerchio
Autori: Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone
Genere: Romanzo erotico
Editore: Le Mezzelane
Cartaceo in uscita il 18 ottobre.
In prenotazione presso gli autori oppure alla mail lemezzelane@gmail.com



Recensione a cura di La Ele Coriani.

Oggi vi presento un libro uscito da pochi giorni, si tratta de "Il cerchio" di Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone, primo volume di una trilogia. 
 
Sinossi: La storia di un Amore dove non esistono tempo e spazio. Memorie inconfessabili, sensazioni, a volte al cardiopalma, legate alla condivisione di una particolare filosofia dalle origini remote.
La storia di un Amore colorato.
Il nero dell’inferno della filosofia dell’appartenenza.
Il bianco della tunica con la quale lui la veste, a dimostrazione della purezza dell’indole della sua schiava.
Il rosso della passione pura, lontana dalla morale corrente.
La storia di un Amore a volte incredibile, dove la mente può essere forgiata e resa malleabile, pronta a un percorso complicato, dove la figura femminile viene rivestita della sua libertà e rispettata fino in fondo, dove si fanno scelte che non sono univoche: la slave conserva il libero arbitrio e la sua personalità. Esiste un un patto silenzioso, basato sul consenso e la reciproca fiducia, che sfocia nella completa appartenenza e nella fusione di anima, mente e corpo, carne e spirito.
Il finale dimostrerà dove si può giungere quando l’appartenenza diventa assoluta, quando tutti i veli vengono lasciati cadere scoprendo la nuda anima.
 
Roberto è un quarantenne di successo, sul lavoro è un falco, realizzato e molto sicuro di sé ma nel suo privato richiede privacy. Melissa è una bella donna trentenne, con un rapporto difficile col padre, uomo duro e freddo che le ha fatto alzare molti muri intorno a sé.
Il loro primo incontro avviene in uno dei luoghi dove Melissa con una amica va per rilassarsi, il loro lounge bar preferito. L’incontro inizia con sguardi profondi e intensi di quelli che senti addosso e con un bacio appassionato rubato da Roberto per poi sparire lasciandole solo un numero di cellulare e il suo nome.
Melissa tentenna ma poi comporrà quel numero entrando, in punta di piedi, nel mondo oscuro di Roberto fatto di sottomissione e sadismo ma anche di libertà di scelta e amore incondizionato da entrambe le parti.
Sarà tutta questione di psiche e di fiducia; Roberto metterà Melissa continuamente alla prova ogni giorno per forgiarla e plasmarla, facendole abbattere i muri e le fragilità, trasformandola nella sua schiava ma anche nella sua regina.
Attese lunghe, fatte di silenzi e di ordini ai quali lei obbedirà anche se lui non vedrà; la fiducia che lui aveva riposto in lei non le permetterà di fingere mai. Ogni volta un nuovo limite verrà superato con grande soddisfazione di Roberto e sempre maggior devozione da parte di Melissa.

“Ti insegnerò a fidarti e affidarti esclusivamente a me, seguendo la mia voce e i miei insegnamenti, perché sono sicuro che la tua mente possa essere plasmata”

Le sessioni di BDSM ai quali verrà sottoposta saranno appaganti per entrambi, in questo modo si conosceranno sempre più nell’intimo e si ameranno incondizionatamente. Melissa accetterà e amerà anche il lato sadico di Roberto: i suoi giochi con il suo affilatissimo coltello che porta sempre con sé e che ama usare per stuzzicare i sensi di Melissa; le mani o le corde che usa quasi per soffocarla mentre facevano sesso.
Alla fine il cerchio della loro unione si stava chiudendo, una cena speciale e una sorpresa inaspettata per Melissa finalmente porteranno Roberto a dimostrarle tutto il suo amore.
Davanti una piccola e intima cerchia di amici, Roberto le donerà il simbolo per eccellenza in questo mondo per definire la loro unione.

“Custodito nella seta bianca c’era un sottile piatto cerchio di acciaio chiuso con un piccolo lucchetto. In un angolo della scatola, raccolta, una sottile catenella, che a un’estremità recava un gancio e all’altra un cerchio su di una faccia di quella sorta di collana di acciaio rigido era incisa la parola MIA”

Mia era il nome col quale Roberto chiama Melissa.
L’unione era il cerchio che racchiudeva le loro anime, le loro menti e i loro corpi per la vita.
Il Padrone e la propria schiava che presto avrebbe ribattezzato col nome di Cleo ovvero “musa di perversione e di sadismo” ma anche di amore.
Ma un segreto nella vita di Roberto presto li metterà nuovamente alla prova.

Questo libro è diverso da tutti quelli che ho letto sull’argomento del bondage e le sue varie sfaccettature. Qui si sviscera la parte psicologica da parte del dominatore e da parte della sua sottomessa e il fatto che sia stato scritto da un uomo e una donna lo ha reso tale.
Il seguito credo ci riserverà molte sorprese e io non vedo l’ora di leggerlo perché la storia di Roberto e Melissa non è finita.
Consiglio questo libro a tutti quelli che vogliono vedere al di là delle pure tecniche di bondage, ai curiosi di scoprire quanto possa essere intenso e puro un amore non comune, unico e eterno.

Alla prossima,
La Ele

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