venerdì 7 ottobre 2016

Recensione "Il mondo visto dalla finestra di casa mia" di Cristoforo De Vivo

Salve gente, 
rieccomi qui con una nuova recensione un po' diversa dal solito.
Oggi vi parlo di "Il mondo visto dalla finestra di casa mia" di Cristoforo de Vivo. 
 
Sinossi: 
Con questa nuova raccolta poetica credo di aver descritto episodi di vita quotidiana, emozioni, pensieri e ricordi autobiografici, l’amicizia, l’amore.
Avvicinare le nuove generazioni alla lettura attraverso la poesia come linguaggio universale.
Un angolo riservato alla magia che solo la poesia sa imprimere nei cuori.

Questa è la primissima volta che mi ritrovo a leggere e, allo stesso tempo, a recensire una raccolta di poesie. Devo dire che ero un po' scettica, pensavo di non riuscire a portare a termine la lettura e invece è stata una bella sorpresa.
Le poesie che l'autore ci propone prendono spunti da molti temi attuali, tematiche che si ritrovano nella vita di tutti i giorni. Possiamo leggere poesie che parlano di immigrazione, violenza sulle donne, aborto, solidarietà, eventi sismici, disoccupazione.
Altre parlano di amore, quello duraturo, quello passionale, quello desiderato, quello che si può dare al prossimo.
L'autore ci porta anche nel suo mondo; attraverso le sue parole ci permette di conoscere una parte di lui e del mondo che lo circonda, proprio come fa riferimento nel titolo dell'opera.
La lettura di questa raccolta di poesie mi ha portata a pensare parecchio, mi ha lasciato qualcosa di positivo.
La scrittura è impeccabile, le parole sono ricercate e in armonia tra loro. Una poesia tirerà l'altra, un po' come le ciliegie ;)
Sono pienamente soddisfatta di questa lettura,  vi lascio con una delle poesie che più ho sentito vicina a me..

Ricordi

 Cos’è per me un ricordo?
È un pensiero custodito nei cassetti della mente,
è un ordigno pronto a esplodere in un angolo del cuore,
è un aliante che prende il volo quando l’anima si arrende,
è un filo, un appiglio a te legato quando lasci via
libera al passato.
 Un ricordo è un’emozione che vive ancora sulla pelle
e ti invade
ti sorprende
fino a coglierti di spalle.

Alla prossima, 
Berta   

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