mercoledì 19 ottobre 2016

Recensione "I colori di Juliet" di Cinzia La Commare

Titolo: I colori di Juliet
Autore: Cinzia La Commare
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary romance
Data di pubblicazione: 21 settembre 2016
Pagine: 296

Recensione a cura di Roberta Tamburrino.
 
Cari lettori, 
oggi vi presento "I Colori di Juliet" di Cinzia La Commare.
All’inizio ero un po’ titubante, perché sembrava che la storia andasse un po’ a rilento, ma l’autrice è stata così brava a descrivere l’ambiente, i sentimenti e i personaggi che senza rendermene conto mi sono ritrovata accanto alla protagonista, a vivere i suoi problemi e soprattutto il forte e duro impatto con la realtà.    

Sinossi:
Sono passati quindici anni da quando Juliet Miller ha lasciato Wood’s Bridge, una piccola cittadina costeggiata dall’oceano. Eppure non ne ha mai dimenticato il legame profondo.
Così, dopo un’ennesima cocente delusione, decide di farvi ritorno per curare le sue ferite.
Viso a viso con i ricordi della sua adolescenza, si aspetta di ritrovare la serenità perduta. Un nuovo punto di inizio che possa permetterle di pensare, almeno per una volta, solo a se stessa.
Invece, si ritroverà ben presto ad annaspare nell'oceano in tempesta di due profondi occhi azzurri incupiti da un passato che lei non conosce, ma che proverà a combattere cercando di riportare colore nella vita di chi si è rassegnato al grigiore.

 
Questo non è un romanzo che racconta una semplice storia d’amore, questa è la vita vera.
Le parole di Cinzia hanno affrontato temi che toccano la realtà di ognuno di noi. Il dolore, le gioie, le risate e le lacrime. La perdita di una persona amata e la difficoltà nel riprendere in mano la propria vita.
Juliet si trova ad affrontare una situazione abbastanza complicata, affrontando dei cambiamenti radicali, scontrandosi con persone che escono e rientrano dalla sua vita provocandogli uno scombussolamento totale.    
È costretta a ricostruire tutto e partire da zero, così ritorna a Wood’s Bridge la città dove ha vissuto la sua infanzia e dove, ormai, da quindici anni non vi mette piede. Lei spera di ritrovare tutto come aveva lasciato e soprattutto di ritrovare la serenità ormai persa.     
Ma nulla sarà facile. Si imbatterà nell’amore che aveva perso e lasciato, quell’amore forte e spezzato per colpa delle scelte prese. Austin, è il suo nome. Ma lui non è più lo stesso, la sofferenza di quest’uomo vi farà provare tanta pena per lui. Un uomo forte e bello che sotto alla forza dell’amore perde la corazza cadendo nelle più profonde fragilità. Un dolore che ormai è diventato un incubo lo perseguita e non riesce a vivere la sua vita come meglio dovrebbe.        

«Non ti ho detto che sarei andata via perché non volevo dire addio anche a te!»

Nel leggere questa storia non sapevo davvero quali parti prendere, comprendevo Juliet ma al contempo comprendevo Austin. Sono riuscita ad immedesimarmi nei personaggi e certe volte ho provato dolore per loro. 
Come ho già detto, non è un semplice romanzo. I due personaggi affrontano un cammino insieme che li farà crescere, li aiuterà ad affrontare i veri problemi e l’amore riuscirà a riparare pian piano quel dolore che la vita ha creato a queste due anime perse e poi ritrovate.  
Questi personaggi vi faranno arrabbiare, ridere ed emozionare, e sono sicura che amerete Juliet per la sua semplicità, la sua dolcezza e la bellissima visione che ha nel vedere le cose.        
  
«Ogni volta che ho riletto quel biglietto ti ho odiata un po’ di più.»

Consiglio vivamente questo romanzo, è bello, forte e deciso. È strutturato e scritto molto bene e soprattutto riesce a tener vivo il racconto senza perdersi nella monotonia e senza cadere, mai, nell’infantilità.
Vorrei ringraziare l’autrice per la splendida ambientazione che ha saputo creare, vorrei anche io una casa come quella di Juliet affacciata sulla spiaggia, con quell’aria pulita che sa di mare e il rumore delle onde come sveglia mattutina. Per non parlare del magnifico tramonto che mi augurerebbe una buona serata. Un posto davvero incantevole.

Alla prossima, 
Roberta

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