Buongiorno,
stamattina ho il piacere di presentarvi “My Hero” di Alice Scanavini e di farvi leggere la mia intervista all’autrice.
Pronti a scoprirne di più…
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Ciao Alice, parlaci un po’ di te e della tua vita quotidiana.
Ciao a tutti! Io sono Alice, ho 30 anni, sono sposata e ho due figli. Nella vita di tutti i giorni faccio la mamma e la scrittrice. Nel 2016 mi sono dimessa da un lavoro a tempo indeterminato e ho deciso di inseguire un sogno ovvero pubblicare un libro. Scrivere quindi è per me un lavoro a tempo pieno, oltre ad essere una bellissima passione. Adoro leggere (mio marito dice che spendo più in libri che in cibo e ha sicuramente ragione), amo la musica, le serie Tv, guardare film e stare con la mia famiglia.
Quali sono i temi affrontati nel tuo romanzo? E a chi si rivolge?
“My Hero” inizia con un episodio di violenza di
cui purtroppo si sente parlare ogni giorno. La protagonista Lucy viene
stuprata, ma qualcuno ovvero l’eroe misterioso, la salva dalla bestia. Altri
temi affrontati sono l’Amicizia, quella vera e genuina e ovviamente l’Amore.Ho riscontrato di avere lettrici di tutte le età dato che è un romanzo adatto a tutti.
Com’è nata la tua passione per la scrittura?
La passione per la scrittura è nata tra i banchi di scuola. Ho frequentato il Liceo Classico e adoravo le verifiche di italiano. Scrivere temi era il mio miglior passatempo. In seconda superiore il professore di italiano chiese di inventare un racconto. Il mio intitolato “Ombre cinesi” gli piacque moltissimo e me lo fece leggere in classe. Disse che ero predisposta alla scrittura, che possedevo molta fantasia quindi di coltivare quella che secondo lui poteva diventare qualcosa di più di un semplice passatempo.
Quanto c’è di te nei tuoi personaggi?
In realtà dentro ad ogni personaggio c’è
qualcosina dei miei aspetti caratteriali. Me ne sono resa conto solo di
recente!C’è un posto o un momento ideale in cui scrivi?
Durante il giorno quando mia figlia è a scuola e mio figlio è a casa della nonna! Scrivo sempre nello stesso posto in salotto e mi siedo sempre sulla stessa sedia (guai a chi la tocca!). Raramente mi capita di scrivere alla sera quando tutti dormono.
Sei una scrittrice metodica o ti lasci trasportare dall’ispirazione?
All’inizio “My Hero” l'ho pensato come libro autoconclusivo, poi la storia ha preso il sopravvento quindi mi sono totalmente lasciata trasportare dall’ispirazione.
Hai degli argomenti tabù che non tratteresti mai nei tuoi romanzi? Se sì, quali e perché?
Argomenti no, ma sono abbastanza certa di non essere in grado di scrivere alcuni generi come erotici, horror e thriller. Però mai dire mai.
Tra i personaggi dei tuoi libri ce n’è uno che ami alla follia? Raccontaci.
Li amo tutti in egual misura. Li ho creati io. Ho dato loro un nome, ho creato loro un passato, un presente e un futuro. Non posso dire di averne uno preferito. Quale madre ha un figlio preferito?
Come affronti le recensioni negative?
Se sono recensioni obiettive le accetto e cerco
quindi di capire il perché e dove migliorare, ma se capisco che sono scritte
solo per dare movimento alle mani inizialmente mi arrabbio poi lascio correre e
ci rido su!La mia classica domanda: se dovessi scegliere tra self e CE, quale sarebbe la tua scelta e perché?
Io ho deciso di buttarmi nel mondo dei Self. Non ho nemmeno tentato di mandare il manoscritto a qualche casa editrice. Ho chiesto anche pareri ad altre autrici che leggo e stimo e alla fine ho appunto scelto di autopubblicarmi. “My Hero” era pronto e volevo che altre persone lo leggessero…
Ho sicuramente fatto la scelta giusta visti i risultati che ho ottenuto e continuo ad ottenere, ma non escludo un domani di lavorare per una Casa Editrice.
Qual è stata la tua ultima lettura? La consiglieresti ad altri lettori?
L’ultimo libro letto è in realtà un manoscritto
che l’autore Kempes Astolfi ha desiderato farmi leggere in anteprima. Il libro
esce a metà novembre e si intitola “La donna che annusava le librerie”. Lo
consiglio a tutte le persone che desiderano viaggiare con la mente e amano gli
intrecci e i misteri.
Se potessi scegliere un autore straniero con cui scrivere un libro a
quattro mani, chi sarebbe?
Uno solo? Questa è cattivissima. Io ho due autori
preferiti e tra i due farei molta fatica a scegliere. Sparks e Hoover. Il tuo libro preferito, quello che hai letto miliardi di volte ma che ti lascia sempre delle nuove emozioni.
Il libro che ho letto di più è “L’incastro Imperfetto” della Hoover. Amo la storia di Miles.
Quali sono, per te, gli elementi immancabili in un libro?
Gli intrecci, i misteri e i drammi.
Sicuramente avrai altri sogni nel cassetto da realizzare, hai già qualche
progetto futuro di cui vorresti parlarci?
Ne ho diversi in realtà. In primis l’uscita del
seguito di “My Hero” che mi sta assorbendo completamente. Poi la stesura di un
libro a quattro mani e la stesura di un nuovo romanzo autoconclusivo.
Fai un saluto al blog L’angolo Books di Berta😊
Grazie a tutti voi che avete letto questa
intervista. Spero di non avervi annoiati troppo! E un doveroso e speciale
grazie a Berta per avermi contattata e aver permesso questa intervista. Baci Ringrazio l'autrice per questa chiacchierata e io vi aspetto in pagina dove durante la giornata vi presenterò My Hero.
Alla prossima,
Berta
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