giovedì 19 ottobre 2017

Intervista a Maura R.



Buongiorno lettori,
l’intervista del giovedì oggi tocca a Maura R. autrice di “A domani” e “Oggi è già domani”.
Buona lettura e continuate a seguirmi sulla pagina Fb dove vi presenterò i romanzi.

Chi è Maura nella vita di tutti i giorni?
Vorrei saperlo anch’io! ;) Cosa posso dirti, sono una donna che lavora, sono una moglie e una mamma.
Sono sempre controtempo, un po’ scontrosa questo per nascondere la mia enorme timidezza. Amo la musica e la lettura senza alcun limite.

Per un esordiente il percorso da seguire prima di giungere al traguardo è tortuoso, raccontaci la tua esperienza.
Dipende dal traguardo.
Personalmente il mio era quello di portare a termine la stesura del romanzo e non arrendermi alle prime difficoltà. Dal giorno della pubblicazione in poi non mi sono posta traguardi, ero soddisfatta di ciò che avevo realizzato. A domani è stato molto amato, oltre le mie aspettative, mi ha ripagata di ogni nottata insonne, di ogni lacrima versata o timore che abbia dovuto superare, chiedere di più non sarebbe giusto.

La scrittura è… continua tu la frase.
La scrittura “è un lampo nel buio”. Non puoi nasconderti, è trasparenza è onestà. È passione e tormento, è felicità. Come se percorressi una strada senza sapere dove questa ti porterà, chi incontrerai, di quali emozioni dovrai spogliarti. Ti affidi a lei sapendo che una volta terminato il viaggio non sarai più quella di prima.

Com’è nato “A domani”? E soprattutto cosa ti ha spinto a raccontare di Andrea e Leonardo?
A domani è nato semplicemente per una mia necessità, avevo bisogno di un luogo in cui nascondermi, un posto sicuro.
Quando scrivo non c’è spazio per altro, non esiste più nessun neppure io. Scrivendo ho creduto di nascondermi invece mi ha riportata alla luce è paradossale lo so, ma è stato così per me.
Andrea e Leonardo li ho “visti”, li ho vissuti, amati e odiati. Questa storia è la loro non la mia, inizialmente doveva essere diversa da quella che poi avete letto, ma si sa ad un certo punto i personaggi fanno le loro scelte, hanno dei ripensamenti inaspettati e tu li devi “lasciare fare”.

“A domani” è un romanzo che parla di famiglia, amicizia, sentimenti veri e soprattutto di Amore. Qual è il messaggio che vorresti che i lettori cogliessero da questa lettura?
Il messaggio è nel titolo, (inizialmente non era questo). A domani è una promessa che, in questo caso Andrea, la protagonista, fa in primis a se stessa e poi a Leonardo. Queste due parole sono il suo personale cambiamento, si sradica delle sue reticenze, decide di non scappare più e di “esserci”. Rimette in discussione la sua vita per dare valore ad un sentimento in cui crede, per l’amore che prova per un uomo che certamente le ha dimostrato di meritarlo.

Andrea e Leonardo sono passione e disperazione. Due anime che si scontrano, che si divorano, che si attraggono, che si appartengono. Cosa hanno lasciato dentro te al termine del loro percorso?
Il vuoto. Loro sono stati “vento e passione” nella mia penna, come nella mia vita. Emozioni incontrollate, li ho amati così tanto che adesso faccio un’enorme fatica a lasciarli andare (infatti non l’ho ancora fatto). Con loro sono cresciuta, ho riscoperto il piacere di confrontarmi con gli altri, di condividere le mie emozioni e non averne più il timore.

Se dovessi dare una colonna sonora a “A domani” e “Oggi è già domani” quale sceglieresti?
Per “A domani” Take Me Home – “Oggi è già domani” - Something Just Like Thise.

Questa è cattivella lo so: la citazione più bella, per te, di “Oggi è già domani”!
«Non ti sto dicendo che sarà facile. Ti sto dicendo che io ci sarò per te. La domanda a cui dovresti rispondere è: tu ci sarai per me, domani?»

La critica più bella e quella più brutta sui tuoi romanzi.
I momenti più belli sono i messaggi che mi arrivano di notte quando qualche lettrice ha terminato la lettura e ha sentito la necessità di scrivermi.  Il più brutto “Oggi è già domani è una freddura, nulla a che vedere con A domani, hai talento ma questo romanzo potevi evitarlo”.

Cos’è per te il destino?
Il destino è quel qualcosa che costruiamo noi tutti i giorni, con le nostre scelte. Voglio pensare che, a parte il giorno della mia morte, io sia libera di decidere sempre per la mia vita. Nessuna strada prestabilita, ovviamente tutto non dipende unicamente da me riguarda anche chi mi circonda questo è chiaro, ma non posso credere di essere un personaggio passivo nella mia vita.  Quello che c’è di bello in ogni singolo giorno è il CAMBIAMENTO richiede sforzo, talvolta doloro ma rende consapevoli e quindi liberi.

Hai un bel numero di lettori, tra cui le tue Rebel, che ti seguono e ammirano, qual è il rapporto con loro e con i social?
Dunque con i social “odio e amore”, è un mezzo che ti permette di far conoscere il tuo lavoro, ma è difficile rimare distaccati, freddi almeno per me è così. Per quel che riguarda le Rebels e il gruppo è tutto un altro discorso, oramai con alcune di loro ho un contatto quotidiano che non si limita alla lettura ma è andato oltre. Tutto questo richiede tempo ed energie personalmente sono un po’ stanca ultimamente dovrei staccare la spina, ma non ci riesco!

La mia classica domanda: self o CE? Se una casa editrice dovesse chiederti i diritti di autore ma cambierebbe qualcosa nei tuoi lavori, accetteresti? Scenderesti a compromessi?
Se una CE dovesse scegliermi credo che ne sarei felice, consapevole che abbia poi la facoltà di poter cambiare qualcosa nel romanzo. Certo è che se volesse stravolgerlo allora non credo potrei accettarlo. Non avrebbe alcun senso a quel punto.

Da autrice cosa consiglieresti a chi vorrebbe intraprendere il percorso da scrittrice?
Sono la persona meno adatta a dare consigli, dipende quali sono le sue domande.
Sicuramente le direi di non smettere di scrivere, questo mai.

Qual è il libro che avresti voluto scrivere e perché?
Non saprei, un libro… ne ho amati tanti spesso ho pensato “questo capitolo è una genialata” ma se non l’ho scritto ci sarà un motivo! O non ne sono all’altezza oppure non era la “mia storia”.

Un libro che hai amato alla follia e che consiglieresti ai lettori del blog e uno che invece ha deluso le tue aspettative.
Mi torturi, amato alla follia, un libro solamente. Peccato originale – ha stravolto tutto le mie idee ad un certo punto mi sono domandata “sono capace ad amare?”.  Che ha deluso le mie aspettative – non te lo dirò mai!- ;).

Hai sicuramente tanti sogni nel cassetto da realizzare ma… stai già lavorando a un prossimo libro? (Ti prego dimmi di sì!!!!!)
Mi duole deluderti ma no, in questo momento c’è solo confusione dentro me. Non ho una storia da raccontare mi piacerebbe, scrivere mi manca tantissimo.

Fai un saluto a “L’angolo books di Berta”!
Vi saluto così con una citazione di Alda Merini:
Mi piace il verbo sentire
Sentire il rumore del mare,
sentirne l’odore.
Sentire il suono della pioggia
che ti bagna le labbra,
sentire una penna
che traccia sentimenti
su un foglio bianco.
Sentire l’odore di chi ami,
sentirne la voce e
sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo
delle emozioni,
ci si sdraia sulla schiena
del mondo
e si sente

Alla prossima,
Berta









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