oggi ospiteremo R.T. Wade nella nostra intervista del giovedì.
Chi è R.T. Wade nella vita di tutti i giorni?
R.T. Wade nella vita di tutti i giorni è una donna che lavora, legge quando ha un attimo di tempo libero, e si dedica alla famiglia, alla persona che ama e alle amicizie, che sono poche ma buone.
Perché scrivere sotto pseudonimo? Come è nata la scelta?
Perché purtroppo la gente è piena di pregiudizi, non faccio l’erba tutta un fascio ma una buona parte è così. Da qui nasce la scelta di scrivere sotto pseudonimo, per tutelare la mia vera identità e la mia persona.
Come nasce un tuo libro? Viene prima la trama o i personaggi?
Nasce di getto, così da un momento all’altro. Da una scena vista in un film, da un sogno, da un argomento. Fino a ora ho scritto solo un libro e devo dire che hanno preso vita prima i personaggi, di conseguenza la trama in base a ciò che volevo per Ethan e Mira.
Sei una scrittrice metodica o ti lasci trasportare dall’ispirazione?
Mi lascio trasportare dall’ispirazione, cosa che ultimamente mi ha abbandonata, purtroppo.
Pensi che la “passione” sia un fattore importante nei tuoi scritti?
Sì. Credo che un autore, anche emergente, debba scrivere perché lo sente, perché lo ama. Non lo si fa per i soldi, quelli vengono dopo. Devono essere l’ultimo dei pensieri. Un autore deve scrivere per far emozionare il pubblico lettore, per trasmettere i propri pensieri, le proprie emozioni e sensazioni. Il mondo dei libri non è per tutti, si deve amarli per poterli capire e cimentarsi in qualcosa di più grande come la scrittura.
La tua famiglia legge i tuoi lavori? Cosa ne pensa?
La mia famiglia mi sostiene, e spera che io ritorni presto a scrivere. Hanno letto “Solo per te” ed è piaciuto. Devo dire che il loro giudizio è stato il più atteso e temuto. Ma alla fine è andata bene.
La critica più bella e la più cattiva che hai ricevuto sul tuo libro “Solo per te”.
La più bella è stata: “L’amore vince su tutto. Il tuo libro ne è l’esempio lampante.”
Mentre la più brutta: “Una storia che ho odiato davvero. Insulsa, banale e senza colpi di scena. La scrittrice dovrebbe ridarmi i soldi indietro, le auguro il peggio.” Questa è stata decisamente la più brutta, in quanto molto cattiva.
Come sono nati Ethan e Mira, protagonisti di “Solo per te”?
Sono nati per caso, ascoltavo la canzone Young and Beautiful di Lana Del Ray e loro hanno preso vita nella mia mente.
Hai qualche aneddoto da raccontarci? Qualcosa che ti è capitato durante la stesura del libro?
Oddio, mi cogli un attimo alla sprovvista. Che io ricordi no, purtroppo.
La prima cosa che hai pensato una volta terminata la stesura del romanzo.
Finalmente!
Ero felice di aver dato un finale alla storia e regalato a Ethan e Mira la felicità.
Domanda che mi piace fare a tutte voi scrittrici: CE o self? E perché?
Inizialmente preferivo le CE, soprattutto la Newton, più che altro perché sarebbe bello vedere un proprio libro in libreria e farsi un nome. Però da quando ho scoperto il self, sono alquanto titubante. È altrettanto bello avere il totale controllo sul proprio libro, senza che venga apportata alcuna modifica.
Poi, con tutte le lamentele che ho visto in giro sulle CE e le tante autrici che dalle CE sono passate al self, direi che l’idea della Casa Editrice al momento è accantonata.
Progetti futuri? Ci sono generi che vorresti esplorare e provare a scrivere?
Stavo scrivendo un contemporary romance, ma è fermo da un bel po’. Purtroppo finché non mi torna l’ispirazione, non credo che pubblicherò altro.
Il genere che mi piacerebbe scrivere e vorrei provarci, è il Dark Romance.
Solitamente chi scrive è anche un gran lettore. Quali sono le tre cose che per te non possono mancare in un “buon” libro.
Mi reputo una lettrice accanita. Anche se ultimamente tra il lavoro e i vari impegni mi riesce difficile leggere come prima. A ogni modo i tre elementi fondamentali, secondo me, sono: passione, amore e intrighi.
Il primo libro che ti ha rubato il cuore e perché.
Domanda difficile. Sono troppi. Ho troppe storie nel cuore, non riesco a sceglierne uno. Ne dico due: I passi dell’amore di Nicholas Sparks e Le confessioni del cuore di Colleen Hoover. Aggiungerei anche Forse un giorno, ma i titoli diventerebbero tre.
Fai un saluto a “L’angolo books di Berta”.
Ciao blog L’angolo books di Berta, grazie per le domande e per ospitarmi nella giornata autore. Sarò lieta di partecipare.
Buone letture,
Berta
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