Altro giro, altra recensione.
Oggi vi parlerò di “Ci vediamo un giorno di questi”, il
nuovissimo romanzo di Federica Bosco edito da Garzanti Libri.
Sinossi
A volte per far nascere un’amicizia senza fine basta un
biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e
Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non
potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Caterina è un vulcano di
energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola
tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio,
solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica
alle feste, lei cerca di introdurre un po’ di responsabilità nei giorni
dell’amica dominati dal caos. Un’equazione perfetta. Un’unione senza ombre
dall’infanzia alla maturità, attraverso l’adolescenza, fino a giungere a quel
punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata
e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un
muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in
banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde.
Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino.
Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente,
travolge. Dopo un’esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata
dalla vitalità di Caterina, ora è quest’ultima che ha bisogno di lei. Ora è
Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che
saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è
pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.
Penso che non ci sia cosa più bella dell’avere un’amica, anzi una migliore
amica conosciuta a scuola. Quell’amica con cui si sono condivisi merende, prime
cotte, brutti e bei voti, l’adolescenza, sogni e soprattutto prime delusioni.
Ludovica e Caterina sono due amiche così; sono due amiche anzi due sorelle
che sono cresciute assieme: l’una l’ombra dell’altra, l’una la roccia
dell’altra. Non potrebbero che essere diverse, due pianeti che si attraggono ma
che ruotano su orbite differenti. Una riservata e spettatrice, l’altra
sregolata e chiassosa. Ma “il mondo è bello perché è vario” e penso che non ci
sia frase migliore per descrivere loro.
La loro amicizia tribolata da qualche screzio è sempre solida, presente dalla prima all’ultima pagina. Loro sono due amiche che si salvano a vicenda. Si salvano da una gravidanza indesiderata e da un bambino in arrivo, da un amore manipolatore, da una vita che andrebbe vissuta diversamente.
Federica Bosco, con questo libro, torna a parlarci di due donne mature, di
due quarantenni che si ritrovano catapultate nella vita di tutti i giorni,
ricca di incertezze e paure.
Con loro la vita non sarà clemente, ma seminerà pian piano fino a
quell’epilogo straziante: una delle due dovrà essere più forte dell’altra ed
“essere lei”.
“Ci vediamo un giorno di questi” non è solo la storia di un’amicizia ma
anche di dolore dove le anime delle protagoniste vengono smembrate e rese
palpabili al lettore. È un romanzo che porta il lettore a riflettere sulla
propria vita e su come la stia vivendo, un romanzo dove le emozioni belle o
brutte che siano prenderanno il sopravvento: io ne sono uscita sopraffatta.
Un libro che credo potrà guarire anche l’anima più triste e allo stesso
tempo dare un messaggio di pace e serenità. Almeno per me è stato così.
L’autrice con la sua dialettica fluida, scorrevole e a tratti ipnotizzante
arriva dritta al cuore del lettore, trattando con delicatezza temi importanti.
Questo per me è il LIBRO, e spero che possa farvi pensare tanto tanto
tantissimo.
Ringrazio Federica Bosco per questo e la Garzanti per averci dato questa
opportunità di leggere e amare questa storia.
Buone letture,
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