venerdì 22 settembre 2017

Recensione "Ci vediamo un giorno di questi" di Federica Bosco


Altro giro, altra recensione.
Oggi vi parlerò di “Ci vediamo un giorno di questi”, il nuovissimo romanzo di Federica Bosco edito da Garzanti Libri.
Un libro dove si parla di amicizia, quella indelebile e con la A maiuscola.



Sinossi

A volte per far nascere un’amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po’ di responsabilità nei giorni dell’amica dominati dal caos. Un’equazione perfetta. Un’unione senza ombre dall’infanzia alla maturità, attraverso l’adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un’esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest’ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.

Penso che non ci sia cosa più bella dell’avere un’amica, anzi una migliore amica conosciuta a scuola. Quell’amica con cui si sono condivisi merende, prime cotte, brutti e bei voti, l’adolescenza, sogni e soprattutto prime delusioni.
Ludovica e Caterina sono due amiche così; sono due amiche anzi due sorelle che sono cresciute assieme: l’una l’ombra dell’altra, l’una la roccia dell’altra. Non potrebbero che essere diverse, due pianeti che si attraggono ma che ruotano su orbite differenti. Una riservata e spettatrice, l’altra sregolata e chiassosa. Ma “il mondo è bello perché è vario” e penso che non ci sia frase migliore per descrivere loro.  

La loro amicizia tribolata da qualche screzio è sempre solida, presente dalla prima all’ultima pagina. Loro sono due amiche che si salvano a vicenda. Si salvano da una gravidanza indesiderata e da un bambino in arrivo, da un amore manipolatore, da una vita che andrebbe vissuta diversamente.
Federica Bosco, con questo libro, torna a parlarci di due donne mature, di due quarantenni che si ritrovano catapultate nella vita di tutti i giorni, ricca di incertezze e paure.
Con loro la vita non sarà clemente, ma seminerà pian piano fino a quell’epilogo straziante: una delle due dovrà essere più forte dell’altra ed “essere lei”.
“Ci vediamo un giorno di questi” non è solo la storia di un’amicizia ma anche di dolore dove le anime delle protagoniste vengono smembrate e rese palpabili al lettore. È un romanzo che porta il lettore a riflettere sulla propria vita e su come la stia vivendo, un romanzo dove le emozioni belle o brutte che siano prenderanno il sopravvento: io ne sono uscita sopraffatta.
Un libro che credo potrà guarire anche l’anima più triste e allo stesso tempo dare un messaggio di pace e serenità. Almeno per me è stato così.
L’autrice con la sua dialettica fluida, scorrevole e a tratti ipnotizzante arriva dritta al cuore del lettore, trattando con delicatezza temi importanti.
Questo per me è il LIBRO, e spero che possa farvi pensare tanto tanto tantissimo.
Ringrazio Federica Bosco per questo e la Garzanti per averci dato questa opportunità di leggere e amare questa storia. 
Buone letture,
Berta

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