Buongiorno,
vi segnalo "Senza fare rumore" di Riccardo Castiglioni edito da La Ponga edizioni.
Scopriamone di più...
Sinossi:
Una vita vissuta in sordina, una ragazza ignara del pericolo che corre, il passato oscuro che ritorna. Antonio, insegnante in pensione, conosce on line Claudia, un'universitaria appassionata di libri come lui. Le strade dei due si divideranno per colpa di un banale equivoco per poi tornare a incrociarsi quando, dal passato di Antonio, un vecchio incubo dimenticato emergerà minacciando Claudia.
INCIPIT
A dispetto della corporatura robusta il ragazzo non sente alcuna fatica.
Sale i tornanti della collinetta con evidente agilità; gambe e fiato allenati dalle interminabili partite al campetto. Indossa un paio di jeans invernali accorciati fin sopra il ginocchio e una canottiera scolorita, appena chiazzata di sudore sul petto. Tra le mani - come sempre - l’adorato pallone da basket; procede palleggiando al piccolo trotto, al piacevole ritmo dei rimbalzi regolari di cui si sente perfettamente padrone.
Dà una veloce occhiata all’orologio. Quasi le tre del pomeriggio: ha impiegato tre quarti d’ora abbondanti per raggiungere la Villa. Non sarà a casa prima delle quattro e quando avrà terminato di preparare l’interrogazione di Latino sarà troppo tardi per due tiri a canestro. Impreca a mezza voce al pensiero; allo stesso tempo si rende conto di non avere alternative. Ha promesso al Professore che l’indomani non avrebbe bigiato e si sarebbe presentato alla lezione pronto a farsi interrogare.
E gli ha assicurato che sarebbe passato alla Villa per cercare di capire come sta Primo.
Giunto alla sommità della collinetta la sagoma imponente di Villa Ranieri si staglia di fronte a lui: un edificio elegante ed austero che incombe sul paesaggio circostante e suscita una certa soggezione.
Osserva la chiazza di sudore sulla canottiera. Di colpo si sente inadeguato: si sorprende a sperare che nessuno risponda al campanello, o che almeno non lo facciano entrare così conciato.
Inspira un paio di volte, per rallentare il fiatone dovuto più al nervosismo che allo sforzo fisico.
Suona il campanello; dopo qualche secondo una voce femminile risponde al citofono.
«Chi è?»
«Buonasera, signora. Mi chiamo Marco Calloni, sono un compagno di classe di Primo. Potrei parlargli un momento?».
«Non è ancora rientrato da scuola; mi spiace» fa eco la donna. Dalla forte cadenza straniera il ragazzo deduce che possa essere una governante.
«Capisco» dice. «Posso lasciare il mio numero di telefono? Ho urgente bisogno di parlare con lui».
Silenzio.
Qualche secondo dopo il citofono torna a gracchiare.
«Dica».
Non si aspettava certo di fare un viaggio a vuoto.
Forse Primo si è voluto negare; sarebbe da lui. È un personaggio quantomeno particolare.
Il ragazzo pensa di ingannare la noia del ritorno giocando ancora un po’ sulla strada, ma si sorprende a palleggiare svogliato. Sente crescere dentro una vaga sensazione di irrequietezza, come quando si intuisce qualche cosa che non si riesce ad afferrare
Se volete saperne di più, eccovi il link della pagina FB dedicata al libro:
https://www.facebook.com/SFR. SenzaFarRumore/
A dispetto della corporatura robusta il ragazzo non sente alcuna fatica.
Sale i tornanti della collinetta con evidente agilità; gambe e fiato allenati dalle interminabili partite al campetto. Indossa un paio di jeans invernali accorciati fin sopra il ginocchio e una canottiera scolorita, appena chiazzata di sudore sul petto. Tra le mani - come sempre - l’adorato pallone da basket; procede palleggiando al piccolo trotto, al piacevole ritmo dei rimbalzi regolari di cui si sente perfettamente padrone.
Dà una veloce occhiata all’orologio. Quasi le tre del pomeriggio: ha impiegato tre quarti d’ora abbondanti per raggiungere la Villa. Non sarà a casa prima delle quattro e quando avrà terminato di preparare l’interrogazione di Latino sarà troppo tardi per due tiri a canestro. Impreca a mezza voce al pensiero; allo stesso tempo si rende conto di non avere alternative. Ha promesso al Professore che l’indomani non avrebbe bigiato e si sarebbe presentato alla lezione pronto a farsi interrogare.
E gli ha assicurato che sarebbe passato alla Villa per cercare di capire come sta Primo.
Giunto alla sommità della collinetta la sagoma imponente di Villa Ranieri si staglia di fronte a lui: un edificio elegante ed austero che incombe sul paesaggio circostante e suscita una certa soggezione.
Osserva la chiazza di sudore sulla canottiera. Di colpo si sente inadeguato: si sorprende a sperare che nessuno risponda al campanello, o che almeno non lo facciano entrare così conciato.
Inspira un paio di volte, per rallentare il fiatone dovuto più al nervosismo che allo sforzo fisico.
Suona il campanello; dopo qualche secondo una voce femminile risponde al citofono.
«Chi è?»
«Buonasera, signora. Mi chiamo Marco Calloni, sono un compagno di classe di Primo. Potrei parlargli un momento?».
«Non è ancora rientrato da scuola; mi spiace» fa eco la donna. Dalla forte cadenza straniera il ragazzo deduce che possa essere una governante.
«Capisco» dice. «Posso lasciare il mio numero di telefono? Ho urgente bisogno di parlare con lui».
Silenzio.
Qualche secondo dopo il citofono torna a gracchiare.
«Dica».
Non si aspettava certo di fare un viaggio a vuoto.
Forse Primo si è voluto negare; sarebbe da lui. È un personaggio quantomeno particolare.
Il ragazzo pensa di ingannare la noia del ritorno giocando ancora un po’ sulla strada, ma si sorprende a palleggiare svogliato. Sente crescere dentro una vaga sensazione di irrequietezza, come quando si intuisce qualche cosa che non si riesce ad afferrare
Se volete saperne di più, eccovi il link della pagina FB dedicata al libro:
https://www.facebook.com/SFR.
Alla prossima,
Berta
Lo avevo in lista da tanto ma sono riuscita a leggerlo solo adesso che sono in ferie. Un buon giallo, per niente truculento e anzi delicato; una storia che ne racchiude un'altra al suo interno e che sorprenderà il lettore. Castiglioni scrive bene (a parte qualche refuso e qualche D eufonica di troppo) e delinea personaggi molto credibili. Promosso!
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