venerdì 16 ottobre 2020

Blogtour "Se mi vuoi" di Ingrid Rivi: Card


Buogiorno,
oggi ospiterò la tappa del blogtour dedicato a "Se mi vuoi, il nuovo romanzo di Ingrid Rivi.
Attraverso card ed estratti conosceremo qualche particolare in più di questa storia.


«Puoi contare su di me».
Mi alzo in piedi con i pugni stretti. «Mi prendi in giro? Non ti fai sentire da due settimane, e se non ci fossimo incontrati qui, per caso, probabilmente mi avresti chiamata solo perché saresti stato tu ad avere bisogno di me».
«Volevi che ti chiamassi?».
Mi pento della mia irruenza, ho parlato senza prima riflettere. Ammetto qualcosa per non svelare di più. «Un messaggio lo avrei gradito».
«Io non ti ho cercata ma anche tu mi hai ignorato».
«Hai ragione, allora è così che doveva andare. Visto che ci siamo detti tutto, me ne vado».
Mi prende una mano prima che gli volti le spalle. «Aspetta».
Non sono più abituata a lui che mi tocca. Alle sue mani che s’intrecciano alle mie. Al peso del suo sguardo che mi scruta con interesse, come se suscitassi la sua curiosità e il suo desiderio.
Non sono abituata e il mio corpo reagisce con un brivido.
Mi libero dalla sua stretta.
«Non ti ho cercato… perché era meglio così» dice improvvisamente.
E questa dovrebbe essere la sua spiegazione?
«Puoi essere più chiaro?».
«Quel fine settimana ci siamo avvicinati troppo. Eravamo fuori controllo, io ero fuori controllo, e se non avessi rallentato avrei rischiato di commettere degli errori che non mi posso permettere».
«Di quali errori stai parlando?».
Si alza e si posiziona di fronte a me. Si china verso il mio orecchio. «Ti chiedi mai cosa sarebbe successo se quella domenica mattina?».

«Sei alticcia».
«Volevo solo divertirmi un po’, sentirmi leggera, leggera, e adesso lo sono. Leggera».
Davide mette fine al mio sproloquio.
«Serena, è tardi e voglio sapere se ce la fai ad arrivare al tuo appartamento».
Come può pensare che non mi regga in piedi?
Ho il completo controllo del mio corpo e della mia mente anche se, forse, quest’ultima ha qualche tentennamento… ma solo quando lui mi è vicino. Purtroppo non posso ammetterlo, e non sono così sbronza da sbattergli in faccia qualcosa di segreto che è meglio resti tale.


Serena è sexy.
Un attimo. Sto davvero pensando a lei in questi termini?
Mi è capitato solo una volta, ed è passato troppo da allora. È passato un bel po’ di tempo anche da quando una donna ha suscitato il mio interesse… strano che, fra tante, proprio lei fa scattare qualcosa.
Perché?
Stavamo scherzando, lei aveva un’espressione maliziosa, e io mi sono ritrovato a desiderare un contatto ravvicinato. C’è stato un momento nel quale non ho più visto in lei la ragazzina petulante del passato, ma la donna con cui avere più intimità.


Alla prossima,
Berta

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