Buongiorno carissimi lettori,
oggi ospiteremo Melissa Spadoni e i suoi lavori.
Ecco l'intervista ;)
·
Chi è Melissa
nella vita di tutti i giorni?
Chi sono? Solo una semplice ragazza che
nonostante gli anni sogna ancora a occhi aperti come una ragazzina, che ama
leggere e che sogna di fare la scrittrice da grande.
·
Se dovessi
definire i tuoi libri con tre aggettivi quali useresti?
Spero DIVERTENTI; ROMANTICI; SINCERI
·
Come nasce un tuo
libro? Viene prima la trama o i personaggi?
Di solito io parto da una piccolissima
idea, dalla quale lentamente estrapolo la trama e insieme anche i miei
personaggi. Le creo sempre in contemporanea, perché entrambe evolvono insieme.
·
Sei una
scrittrice metodica o ti lasci trasportare dall’ispirazione?
Vado molto a ispirazione. E a giornate
purtroppo. Posso passare settimane dove lavoro come un treno su una trama per poi
impantanarmi per giorni, maledicendo questo e quell’altro. Spesso abbandono la
suddetta trama per lavorarne a una nuova. Non ci so proprio stare senza
scrivere, è più forte di me!
·
Pensi che la “passione”
sia un fattore importante nei tuoi libri?
Se intendi la mia “passione” per
scriverli, dico di sì... se intendi quella tra i miei personaggi... bè! Non può
esserci amore senza una bella passione secondo me!
·
La tua famiglia
legge i tuoi lavori? Cosa ne pensa?
No. Non li legge. Li comperano tutti,
ma non li hanno ancora letti. Credo che aspettino periodi di totale relax per
leggerseli tutti in una volta! Povera me...
·
La critica più
bella e la più cattiva che hai ricevuto su un tuo libro.
La più bella forse è quando mi si dice
che hanno letto il mio libro tutto d’un fiato, o che comunque faticavano a
staccarsene, perché vuol dire che la storia funziona. Che sono riuscita a
creare qualcosa che riesce a rapire e coinvolgere totalmente il lettore. Ed è
bellissimo a mio avviso. Le più brutte sono quelle fatte appositamente per
ferire, dove di costruttivo non hanno assolutamente nulla. Come quando mi hanno
lasciato una recensione negativa avendo esclusivamente letto la sinossi del
libro in questione. O quando mi hanno detto che era meglio che preparavo una
crostata invece di scrivere. Ma uno incassa, porta a casa e si concentra su una
nuova storia, no?
·
Tra i personaggi
dei tuoi libri ce n’è uno che ami alla follia? Raccontaci.
Sono molto legata a Autumn di Non Sono
Un Angelo e anche a Barbara di Afire Love, perché in entrambe c’è molto di me.
Ma forse, il personaggio che proprio mi è rimasto dentro e del quale sono più
“orgogliosa” è senza dubbio Tessa della mia The Season Trilogy. Lei è me
all’88%. Cocciuta. Sognatrice. Amante dei biscotti Oreo. E con parecchia
sfortuna in fatto di uomini... fino all’arrivo di quello giusto, ovvio!
·
Hai all’attivo 10
romanzi con delle cover, a mio dire mozzafiato. Ti affidi a qualcuno per
idearle?
A parte per i miei primi due romanzi,
Lasciati Amare e Non Sono Un Angelo, dove da neofita di questo mondo dei self
mi ero disegnata io le Cover, normalmente mi affido alle Muse Grafica. Loro
hanno creato tutte le mie copertine della trilogia, le quali io adoro. E anche
quella nuova per Non Sono Un Angelo. Mentre per Afire Love ho collaborato con
un’altra bravissima grafica, Winterly Graphics.
·
Rispetto al tuo
primo romanzo, pensi che sia cambiato il tuo stile?
Sì, molto. Ma credo sia inevitabile.
Come per ogni cosa, esercitandoti, studiando... nel nostro caso leggendo altri
libri... e crescendo, il modo di scrivere muta con te. E io riconosco che tra
Lasciati Amare e Afire Love c’è tantissima differenza. E ne sono felice.
Significa che sto crescendo! E spero migliorando.
·
Afire love è il
tuo ultimo romanzo, ti sei basata su una storia reale? Come sono nati Bamby e
Ren?
Afire Love è una storia tutta
inventata. Solo la città è reale! Purtroppo per me non conosco pompieri sexy
come Lorenzo e Alex! A parte le cavolate... la storia di Ren e Bamby è nata per
caso un paio di anni fa. Volevo scrivere di due grandi amici che erano convinti
di non provare nulla l’uno per l’altra. La storia di un’amicizia vera e
bellissima. In fondo, quale ragazza non sogna di avere un migliore amico con il
quale si ha un rapporto così profondo e duraturo? Poi la trama si è evoluta nel
corso del tempo, delle prove e dei tentativi. All’inizio non avevo pensato di
scrivere un chicklit, ma alla fine mi era parso il solo modo per raccontare di
quei due pazzi!
·
Hai qualche
aneddoto da raccontarci? Qualcosa che ti è capitato durante la stesura di
qualche tuo libro?
Un aneddoto? Vediamo... potrei
raccontarvi di quando, qualche anno fa, agli inizi di questa avventura, stavo
felicemente ricopiando al computer la brutta di un mio racconto. Ero gasata
perché in una giornata ero riuscita a ricopiare la bellezza di 6 capitoli,
l’equivalente circa di un centinaio di pagine, quando mi si blocca Word e mi si
chiude tutto. Quando sono riuscita a riaprirlo vi ho ritrovato solo un capitolo
e mezzo dentro... il portatile era vecchio, come vecchia era la versione di
Word, quindi non faceva dei gran salvataggi automatici e io ero un po’
sbadatella, quindi salvavo solo quando decidevo di fare basta. Ma ora non mi
frega più! Ora salvo ogni volta che mi allontano dalla tastiera e a ogni
capitolo completato!
·
La prima cosa che
pensi una volta terminata la stesura di un romanzo.
Più che pensare, la prima cosa che
sento è un coro di angeli e il suono di dolci campane che festeggiano l’arrivo
di questo fantastico traguardo. Ma dura pochi minuti, perché subito penso che
la storia fa schifo e che dovrei buttarla. Faccio così ogni volta! E spesso lo
penso anche nelle fasi successive alla prima stesura.
·
Domanda che piace
fare a tutte voi scrittrici: CE o self?
Se me lo avessi chiesto un anno fa ti
avrei risposto self. L’esperienza che ho avuto con la mia prima CE è davvero
pessima. Mi hanno lasciata completamente allo sbaraglio in un mondo nuovo, nel
quale io non sapevo come muovermi. Ma ora, grazie a due nuove CE molto valide a
mio avviso, ti dico che mi piace fare un po’ e un po’.
·
Progetti futuri?
Ci sono generi che vorresti esplorare e provare a scrivere?
Mi piacerebbe molto scrivere uno Urban
Fantasy. A dire il vero una mezza idea ce l’avrei anche, ma la cambio una volta
al mese, buttando via pagine su pagine di capitoli già scritti. Sarà un parto
molto complesso, ma è mia intenzione riuscirci! Anche perché fino a quando non
l’avrò fatta uscire questa idea mi darà il tormento, lo so.
·
Tre cose che per
te non possono mancare in un “buon” libro.
Credo che a un buon libro non deve mai
mancare una scrittura scorrevole, una trama che sappia tenerti incollato alle
pagine e personaggi creati così bene da sembrarti veri.
·
Il primo libro
che ti ha rubato il cuore e perché.
Orgoglio e Pregiudizio. Avevo 14 anni
più o meno e non riuscivo a smettere di leggerlo perché ero troppo affascinata
da Liz... così ostinata, testarda, e per nulla la classica ragazza che si
faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Soprattutto dagli uomini. E per
quel periodo era una cosa assai rara. Mi aveva conquistato questo suo lato! Non
era la classica ragazza tutta moine! E poi mi piaceva troppo leggere i suoi
battibecchi con mister Darcy! Ho tifato per loro dal primo incontro!
·
Fai un saluto a “L’angolo books di Berta”.
Un super bacione a “L’angolo books di
Berta” e grazie di cuore di questa opportunità.
Alla prossima,
Berta ❤
Nessun commento:
Posta un commento