Titolo: Cercami... io sono qui
Autore: Chiara Cipolla
Genere: Romance contemporaneo
Editore: Self Publishing
Pagine: 423
Prezzo: 1.99€ ebook, 13.50€ cartaceo
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Buongiorno,
vi presentiamo "Cercami… io sono qui", il nuovo romanzo contemporaneo di Chiara Cipolla.
Leggiamo insieme la sinossi:
Carlotta
e Jorg, luce e buio, bianco e nero, irreparabili opposti?
Oppure
Yin e Yang, dove una punta di oscurità s’annida sempre nella luce e una
sorgente di luce germoglia irresistibilmente dal buio?
Certo,
non sarà facile riconoscere quel piccolo raggio di sole, se è barricato dentro l’involucro
di un arrogante e presuntuoso avvocato svizzero di 33 anni, bello come Brad
Pitt in “Vento di passioni” e
altrettanto ostile e inaccessibile.
Di
fronte Carlotta, a prima vista l’incarnazione della purezza, che cela una ragazza
forte e indipendente, che sa quello che vuole e cerca con determinazione di
conquistarlo.
Le
loro anime si incontrano come spade in un duello. Sin dal primo momento c’è una
forte attrazione reciproca ed unica che non è solo fisica: è istintiva, è intellettuale,
è, soprattutto, spirituale. Tutto fra loro è in sintonia profonda ma al tempo
stesso lontano anni luce da quanto entrambi si aspettano dalla vita. Così si incontrano
e scontrano, si cercano e respingono, si amano e ferisco innumerevoli volte.
Riusciranno
a cessare questa lotta una contro l’altro e al contempo contro i propri
pregiudizi? A trovare un equilibrio nell’inseguirsi degli opposti, al di là di
un mero sogno d’amore? E riuscirà, ognuno dei due, a rinunciare a se stesso per
divenire l’altro?
Degli estratti per voi:
Non
finiamo il secondo giro perché Jorg deve aver letto i miei pensieri e si
avventa sulle mie labbra famelico e io non mi faccio di certo lasciare
indietro. Rispondo colpo su colpo provocandolo, tanto che presto si alza in
piedi e, continuando a baciarmi, con una mano sposta i piatti e la piastra e mi
appoggia sul tavolo di cristallo della sala. Sfila la mia maglietta ed io la
sua. Afferra le mie mutandine e le abbassa lasciandomi nuda. Una mano
dietro la nuca e una al fondoschiena e mi adagia delicatamente sulla superficie
della tavola.
“Cosa stai facendo?”
"Sto per prendermi il mio dessert, piccola.”
Emetto un
verso misto fra l’imbarazzo e l’eccitazione ma Jorg non mi dà il tempo di
riflettere, spalanca le mie gambe e banchetta cibandosi di… me. Sono talmente
infuocata dalla situazione e da tutta la serata che in pochi minuti raggiungo
un orgasmo spettacolare emettendo gemiti a me sconosciuti. Non faccio in tempo
a riprendermi che lui, con un colpo forte e deciso, mi entra dentro ed inizia a
muoversi ad un ritmo lento ed erotico. Delicatamente mi tira a sé portandomi
all’estremità della tavola. Mi bacia i seni, succhia i capezzoli facendomi
quasi male. Io inarco la schiena e assecondo le sue spinte cercando il mio
piacere ben consapevole però di provocare anche il suo.
Incrocio
le gambe ai suoi fianchi e mi aggrappo saldamente alle sue spalle facendogli
capire che voglio che ci tiri su e lui lo fa. Ormai non c’è neanche bisogno di
parlare fra di noi, la nostra intesa è incredibile e questa consapevolezza mi
procura un brivido che scorre lungo tutta la schiena.
Da questa
posizione osservo il suo spettacolare fisico in tutta la sua bellezza: vedo i
vari muscoli tendersi e rilasciarsi, vedo il bacino flettersi e vedo il suo
membro entrare ed uscire dal mio corpo. E’ tutto molto eccitante.
Lo accarezzo molto lentamente seguendo con lo sguardo la scia delle mie
dita che salgono dal bacino ai pettorali, alle clavicole, al collo per tuffarsi
fra i suoi capelli, quindi fermo i miei occhi nei suoi infuocati di passione.
“Stenditi” mi ordina dolcemente ed io torno a sdraiarmi sul vetro. Lo sento
accelerare il ritmo al punto da portarmi vicinissima ad un nuovo orgasmo e
all’ultimo mi accarezza il clitoride con un dito ed io parto per il nirvana
seguita da lui che deposita il suo seme sulla mia pancia.
“Carly se non sei pronta dimmelo, saprò
aspettarti.”
“Davvero? Non ti dispiace?”
Le prendo il viso tra le mani e la bacio
dolcemente. “Piccola, ma per chi mi hai preso? Non sono un animale. Se volessi
semplicemente farmi una scopata, non ci metterei molto a trovare una donna
disponibile. Non credi?”
“Beh immagino che uno come te abbia la fila fuori
dalla porta”
“Non è importante la fila, quella più o meno c’è
sempre, ma chi la compone ed io non vado a bigiotteria.”
Ride di gusto e questo mi disturba. “Ti stai
vantando?”
“Vantarmi? Perché non mi ritengo per tutti?”
“Uhm”
“Ritengo che l’eccesso di modestia sia il più orribile peccato
d’arroganza. Conosco il mio valore, e tu dovresti conoscere il tuo”
Buone letture ;)
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