sabato 20 marzo 2021

***Autore Vs Blogger*** - Rebecca Smith Vs Berta


Buongiorno. 
Eccoci con un altro appuntamento dedicato a ***Autore Vs Blogger***. 
Oggi tocca a Rebecca Smith, che ringrazio anticipatamente per aver accolto con entusiasmo questa mia nuova sfida. 
Sarà un immenso piacere scambiare due chiacchiere con lei.
Cominciamo?

B: Ho avuto la possibilità di leggere i tuoi romanzi e ho sempre ritrovato personaggi ben caratterizzati e temi delicati. Come nasce una tua storia? Segui una scaletta o ti lasci trasportare dal momento?
Ciao Roberta e grazie per lo spazio. Le idee di solito esplodono. Non mi concentro mai alla ricerca di qualcosa da scrivere, se nasce e mi invade la mente, allora provo a vedere se riesco a immaginare una trama. Non seguo una vera scaletta perché ci ho provato e mi sono resa conto che nel mio caso, purtroppo, è davvero tempo perso, dato che non mi attengo mai ai programmi. Di solito ho comunque in mente i passaggi fondamentali, qualcosa di centrale, il punto di rottura, l'inizio e la fine. Come arrivarci, lo affronto giorno per giorno, ma in genere riesco a pianificare almeno due o tre capitoli, per dare un senso logico al tutto.

B: Quando si pubblica un libro si è consapevoli che si possano ricevere delle critiche. Quali sono i punti di forza e di debolezza dei tuoi romanzi, secondo i tuoi lettori? Come reagisci alle critiche? Raccontaci.
Non ho veri lettori fissi per cui fatico a risponderti. Alcuni dicono che sono stata troppo smielata, altri che i personaggi non reggono, altri che i personaggi erano troppo adolescenziali. Posso solo sinceramente dire a chi vuole approcciarsi a un mio testo, di leggere e farsi una propria idea.

B: Qual è la cosa che più ami e detesti all’interno di un libro?
Mio gusto personale, non amo le descrizioni minuziose, non mi piace essere imboccata, preferisco scoprire le cose anche a distanza di molti capitoli. Non sopporto i troppi errori (un po' di refusi sono umani), le esagerazioni che rendono le storie surreali, le spettacolarizzazioni.

B: Pensi che le fiere di libri o similari possano essere un luogo e un’opportunità per farsi conoscere da un più vasto pubblico di lettori? Hai mai partecipato come scrittrice o lettrice o vorresti farlo e a quale?
Se non hai problemi perché non usi uno pseudonimo come faccio io, di certo sono un buon mezzo per conoscere e farsi conoscere. Io sono ancora in quella fase in cui tengo molto alla mia privacy (prettamente per una questione di lavoro) e quindi non sono pronta a svelarmi e non so nemmeno se in futuro mi sarà possibile.

B:  Questa forse è una domanda un po' cattivella: cosa ne pensi del mondo editoriale di oggi? Pensi che ci siano delle situazioni che andrebbero riviste o valorizzate?
Sai che non mi faccio problemi a dire quello che penso. Credo che il mercato sia intasato (da me per prima, non mi ritengo superiore e né esente) da una produzione eccessiva. Di sicuro ognuno può comportarsi come meglio crede, tuttavia ci sono dei testi che sono pieni di orrori e, forse, se le persone ci mettessero più cuore e cura, non ci imbatteremmo in certe letture. A prescindere dal gusto personale, la grammatica e i refusi dovrebbero essere un pensiero, una preoccupazione, ma non è così per tutti. Poi ci sono di certo delle dinamiche bizzarre ma sono stanca di ripetermi. Chi mi segue sa bene cosa ne penso, anche a rischio che la mia onestà venga scambiata per altro.

B: Chiudiamo questa chiacchierata con la tua citazione del cuore, anche tratta dai tuoi scritti, da dedicare ai lettori de L’angolo books di Berta.
So che ti sembrerà banale ma mai come in questo momento trovo attuale il "Non può piovere per sempre" anche se una delle mie preferite è "Non è finita finché non è finita.".
Grazie a te per il tempo e per lo spazio.


R: Cosa ti ha spinto a diventare blogger? Capisco l'amore per la lettura, che condivido, ma impegnarsi a leggere libri altrui e dare parere è, appunto, impegnativo, no retribuito, e spesso si viene bistrattare.
A volte, anzi molte volte, mi chiedo “ma chi me lo ha fatto fare?”. E non perché col passare degli anni sia venuta meno la passione e la voglia, semplicemente spesso mi ritrovo a combattere con i mulini a vento. Poi mi soffermo e penso che, pur essendo iniziato tutto dal nulla e per la voglia di mettermi in gioco, ne è valsa e ne vale la pena.
Quando ho aperto il blog, ormai quasi 5 anni, non sapevo a cosa stessi andando incontro. Non pensavo nemmeno a quanta “fatica” mi sarebbe costato ma ho capito che, come me, anche qualcun altro aveva bisogno di fare “ascoltare” la propria voce. Io lo faccio attraverso le mie parole e le emozioni suscitate dalla lettura, voi autori con le vostre storie. 
Ed eccomi qui, in un mondo che amo ma che ogni tanto mi fa arrabbiare.

R: Come ti comporti se una autrice ti tratta male per una recensione negativa? Ti è mai capitato?
Ahimè sì, e non posso nemmeno dire che non fosse stata avvisata della recensione non positiva, con tanto di motivazioni ben articolate. Non ho mai avuto il piacere di affossare un libro o un autore, ritengo che dietro ogni romanzo ci sia tanto lavoro e non sarebbe corretto e professionale. 
Ti lascio immaginare cosa ne venne fuori dopo aver visto le due stelle su Amazon. È stata poco carina, insomma. 
Io da parte mia ho continuato per la mia strada. 

R: Ti dispiace leggere delle diatribe fra autrici-blogger? Tu cosa ne pensi? Credi che alcuni blog siano poco seri e regalino recensioni positive a troppe persone?
Mi spiace tanto leggere certe diatribe come anche delle “blogger improvvisate” che richiedono cartacei e compensi per rilasciare recensioni solo positive e fare pubblicità.
Non sono solita leggere recensioni di altri blog, a parte rari casi, ma c’è da dire che mi è capitato di leggere determinate parole riferite a un certo libro e di aver storto un po’ il naso.
Ogni tanto le relazioni personali andrebbero lasciate fuori. 

R: Hai mai pensato che durante una recensione si dia un giudizio anche all'autore e non solo al libro? Tu credi di riuscire a distinguere?

In passato mi è successo ecco perché, nel corso degli anni, ho imparato a scegliere per bene le mie letture e, allo stesso tempo, a evitare degli autori perché consapevole che ne sarei prevenuta per via di letture passate o citazioni lette qua e là. 

R: Come strutturi una recensione? Quanto conta il parere personale sul giudizio finale?
Le mie recensioni nascono da sé. Sono i temi e i personaggi che decidono come deve andare. Di certo, mi piace raccontare le caratteristiche dei personaggi magari intercalandoli tra eventi successi nella storia, come mi piace anche dare un giudizio globale sullo stile, l’ambientazione e le emozioni suscitate.
Ogni tanto mi capita di annotare qualche pensiero istantaneo in post it o note del telefono, per non dimenticarlo e riuscire a lasciarlo anche a chi leggerà la recensione. 
Il parere personale conta ma non è quello che dà il giudizio finale.
Se un libro è scritto bene, è eccellente dal punto di vista stilistico e sintattico ma non mi piace l’argomento trattato, non è sicuramente colpa del libro stesso e nemmeno dell’autore. Magari lo faccio presente ma solo come un parere soggettivo e non oggettivo.

Ringrazio nuovamente Rebecca e vi invito a visitare la sua pagina Facebook: Rebecca Smith e a iscrivervi nel suo gruppo per tenervi sempre aggiornati: Bexx e i suoi scarabocchi

Noi, carissimi lettori, ci rileggeremo sabato prossimo con un altro “Autore Vs Blogger”.

Buone letture,
Berta 💓📚


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